"Gli Appennini sono per me un pezzo meraviglioso del creato. Alla grande pianura della regione padana segue una catena di monti che si eleva dal basso per chiudere verso sud il continente tra due mari (....) è un così bizzarro groviglio di pareti montuose a ridosso l'una dall'altra; spesso non si può nemmeno distinguere in che direzione scorre l'acqua."
J. W. Goethe, Viaggio in Italia (1786 - 1788)

Reviews - Second Page




Il Corriere di Firenze - 6 dicembre 2003 - Articolo di Giuliana Cantini



Avvenire - 8 febbraio 2004

Appennino - Il Prof. Luigi Mattei Collabora Con il Sito Appenninico www.appenninoweb.com

Un sito intitolato "Le bellezze dell'Appennino Tosco - Emiliano" (www.appenninoweb.com) realizzato da Luca Franceschelli, bolognese con l'aiuto di vari collaboratori, narra le bellezze e la storia di questa terra, gli avvenimenti principali che la legano al passato e l'arte custodita nelle chiese e nei vecchi casolari sparsi sul territorio, vestigia di un patrimonio che fu, spesso sconosciuto, obliato o, tanto peggio, saccheggiato.

Il sito ricco di notizie vuoi culturali, vuoi di attualità, è nato dall'amore che lega l'autore a questa terra, e viene apprezzato da molti 'visitatori' in rete (32.000 visite nel corso di diciotto mesi ).

Strutturato per promuovere l'Appennino, in tutte le sue forme, un " …territorio per tutti", esso dispone di uno 'spazio arte' dedicate ai pittori che espongono le bellezze della montagna (Michele Nardella, Giordana Rubini, Ernesto Florini tanto per citarne alcuni), una pagina di link per collegarsi a siti di notevole interesse (Museo Morandi), nonché la presenza del Professor Luigi E. Mattei "…per valorizzare la millenaria storia della Futa-esordisce il professore- e sottolinearne le locali peculiarità, presidi di umani valori, di beni storici, naturalistici e culturali."

Luigi Mattei, eminente autore della Porta Santa della Patriarcale Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore in Roma, (opera vaticana dedicata al Terzo Millennio), è presente
anche a Bologna, con opere di rilievo, nella Cattedrale di San Pietro, nella Galleria Comunale d'arte moderna e nella basilica di San Petronio (Parete Dal Monte, progetto per la Porta Magna, Sacra Natività), ed espone nella Basilica di Santo Stefano la scultura del Cristo Addormentato nel sonno della morte, opera tratta dalla figura della Sindone, risultato di ricerche scientifiche ed artistiche che, per connotati e fedeltà all'immagine originale, non ha precedenti.

Nel sito, compare un interessante articolo sull'importanza del dialetto per la conservazione dei valori della nostra terra. L'autore del sito, inoltre, concede spazio a tutti i Comuni dell'Appennino Tosco -Emiliano di poter inserire notizie al fine di far conoscere ed amare il territorio da un pubblico sempre più vasto.

Recensione di : Veronica Balboni
Corrispondente del Resto del Carlino


Essere fuori dal mondo a volte è un vantaggio, è un privilegio che capita senza saperlo, una visita al nostro bellissimo appennino è questo. Noi che ci viviamo lo sappiamo, chi visita questo sito, lo imparerà. La qualità della vita è quì, a due passi dalle grandi città, scopritela insieme a noi.

Paola Cavini - Sindaco di Palazzuolo



Resto del Carlino - 2 Marzo 2005
Articolo di Veronica Balboni


Il Galletto - 4 Giugno 2005
Articolo di Massimo Rossi


Il Resto del Carlino, mercoledì 5 Ottobre 2005
Articolo di Veronica Balboni


Resto del Carlino Bologna - Sez. Montagna: mercoledì 18 gennaio 2006

APPENNINO

C’è chi conosce a menadito S. Domingo per esserci stato più volte; chi è in grado di indicare, per averli frequentati, i migliori ristoranti e bettole di Giacarta; chi espone in vasetti di vetro la sabbia di tutte le spiagge del Mar Rosso, raccolte negli annuali viaggi in loco. Ma se a queste persone nomini la Scola, Boccadirio, il Ponte degli Alidosi – tanto per fare qualche esempio – ti guardano interrogativamente, come se dai loro occhi scaturisce un fumetto: “Ma che roba è?”
Eppure sono luoghi che distano poche decine di chilometri da Bologna, disseminati fra boschi abetaie e torrenti, testimonianze di storia, di arte, di genti e di tradizioni: la nostra storia, la nostra arte, le nostre genti e le nostre tradizioni.
È il nostro ieri sul quale, in sostanza, si fonda il nostro oggi, ma che tanti – troppi – ignorano, perché per un sacco di tempo e di persone l’Appennino non è stato – e ancora non è – una meta appetibile, una destinazione trend.
E al giorno d’oggi non sono forse più sufficienti a stimolare interesse, o anche solo curiosità, i depliant curati dalle Aziende di soggiorno o gli inviti (sia pure eleganti e spesso artistici) creati dai promotori di manifestazioni locali frequentatissime peraltro da chi già le conosce e le apprezza: sagre, rievocazioni storiche, gare sportive, rassegne musicali in ambienti suggestivi e non consueti.
Sono tessere di un mosaico il cui fascino si appalesa e risalta solo a mosaico compiuto.
Proprio all’opera di creazione di un “mosaico appenninico” si sono dedicati Luca Franceschelli e Massimiliano Tretene, dando vita ad uno strumento di assoluta attualità, facilità di consultazione, varietà di proposte e di input per approfondire la conoscenza dei vari luoghi e argomenti: un sito web che raccoglie – vorremmo dire: dal vivo – e assembla le molteplici realtà, i variegati aspetti che costituiscono l’Appennino.
Quello che Luca e Massimiliano stanno realizzando con enorme e immediato successo ( il più recente riconoscimento è il premio ricevuto nel concorso Italian Award Web / quarta edizione; poco meno di 115 mila le visite ad oggi) riguarda la porzione tosco – emiliano dell’Appennino e ne propone, arricchendolo continuamente con apporti “ di prima mano”, morfologia e cultura,
ricette e arte (anche contemporanea), strade e musei, parchi e personaggi, ballate e mestieri.
Una “navigazione” fra immagini e notizie che, siamo certi, stimolerà – finalmente – anche a compiere autentici viaggi nel “mondo - Appennino” che garantisce fascinose sorprese e profondi interessi tributando, al tempo stesso, un amoroso omaggio a chi, nel passato lontano o recente, ha contribuito, anche inconsapevolmente, al formarsi e al sedimentarsi di questa irripetibile realtà.

Bologna, gennaio 2006.
Paola Rubbi

Recensione scritta dalla Dottoressa Paola Rubbi
Giornalista della RAI - Radiotelevisione Italiana


Città di Sasso Marconi

Caro Appenninoweb,

l’Appennino certo sarà cambiato in trent’anni, cioè da quando non lo abito e lo guardo da lontano stagliato contro celi estivi, autunnali o di primavera.
Ho provato, perciò, un divertito stupore percorrendo il tuo sito: chi l’avrebbe mai detto, (intendo trent’anni fa) che avrei ripreso a ripercorrere i suoi sentieri con un trekking telematico.
Il viaggio ha fatto incontrare le due memorie: la mia e quella del computer molto più capiente.
Risultato? Lo stupore: la mia memoria e l’altra sono come l’uovo e il pulcino che v’è dentro, fino ad ora oscuro e latente, poi covato e animato da immagini e pensieri del suo sito è uscito battendo le ali e rimettendosi in viaggio.


Un cordiale complimento e un caro saluto.


Adriano Dallea.
Assessore alla Cultura di Sasso Marconi
Comune di Sasso Marconi
Piazza dei Martiri, 6
40037 - Sasso M. (BO)
www.comune.sassomarconi.bologna.it


Avvenire: domenica 9 aprile 2006




Lettera Assessore Provincia di Bologna