"Gli Appennini sono per me un pezzo meraviglioso del creato. Alla grande pianura della regione padana segue una catena di monti che si eleva
dal basso per chiudere verso sud il continente tra due mari (....) è un così bizzarro groviglio di pareti montuose a ridosso l'una dall'altra;
spesso non si può nemmeno distinguere in che direzione scorre l'acqua."
J. W. Goethe, Viaggio in Italia (1786 - 1788)
J. W. Goethe, Viaggio in Italia (1786 - 1788)
Gli Articoli di Aldo:
RESTAURATA LA LAPIDE SUL PASSO DEL MURAGLIONE (2019-10-24)
E’ stata davvero una giornata storica quella vissuta sabato scorso 19 ottobre 2019, in occasione dell’inaugurazione della restaurata grande lapide collocata sopra il grande muro che taglia in due la strada in vetta al Passo del Muraglione, storica poichè chi avrebbe mai detto che dopo 183 anni (1836) fossimo insieme a tante persone per assistere alla semplice cerimonia dopo il restauro che riporta la vecchia dicitura alla completa visione del viandante. Prima di stilare la cronaca dell’evento, mentre eravamo a fotografare la lapide, alcuni motociclisti si sono avvicinati chiedendo spiegazioni di questa cerimonia; dopo la nostra semplice spiegazione abbiamo chiesto di leggere la terz’ultima riga impressa nella lapide che ricorda l’apertura della strada carrozzabile, che cosi recita: “ – L’anno 1836 con l’avanzo del denaro pubblico fu fatta la spesa….”. Un momento di suspense e un motociclista e’ stato lapidario: “ Se la costruivano nei giorni nostri gli avanzi se gli erano già mangiati …(!!). Dunque la lapide che fu collocata nel 1836 dal Granduca di Toscana Leopoldo II di Lorena per ricordare la fine dei lavori e l’apertura del valico che consentì di unire la Romagna alla Toscana e proprio per valorizzare l’importante ricordo del passato, la lapide fu collocata sulla muraglia che, in cima al valico, proteggeva le carrozze e i passanti dalle fortissime raffiche di vento. Come abbiamo scritto in precedenti articoli su questo tema, l'Accademia degli “Incamminati” di Modigliana ha promosso una raccolta di fondi per recuperare la lapide trovando l’adesione dei Comitati per il Risorgimento, dei Rotary forlivesi e fiorentini e di tanti cittadini. Un contributo significativo è stato dato anche da Sigismondo d'Asburgo Lorena discendente di Leopoldo II, e questa notizia ha destato stupore ma vivo compiacimento da parte di tutti i presenti alla cerimonia. La cronaca ci racconta che dopo i saluti di Giancallisto Mazzolini che per l’Accademia degli Incamminati ha seguito l’intero progetto, quindi ci sono stati gli interventi in ordine cronologico, dei sindaci di San Godenzo Emanuele Piani e di Portico di Romagna Maurizio Monti, quindi l’intervento di Fabio Bertini presidente del Coordinamento Toscano Comitati Risorgimentali, (per ragioni istituzionali non era presente Eugenio Giani, presidente del Consiglio Regionale della Toscana), la relazione storica del Prof. Giovanni Cipriani dell’Università di Firenze, quindi Andrea Giuntini dell’Università di Modena, simpaticamente con la divisa da ciclista perché il Muraglione è la sua salita preferita, i quali ognuno nel loro specifico settore hanno evidenziato la soddisfazione di aver recuperato una parte importante della nostra storia risorgimentale. L’allarme sullo stato del manufatto fu lanciato dell’accademico Massimo Ragazzini, residente a Milano ma originario San Benedetto in Alpe, che aveva constatato da tempo lo stato di abbandono della lapide, addirittura illeggibile sul lato che guarda la Romagna. Il restauro è stato eseguito dalla ditta Ciani di Tredozio specializzata nei lavori in pietra sotto la supervisione dell'arch. Matteo Mancini e del geom. Davide Turchi di Rocca San Casciano. Con l’occasione l’Accademia ha dedicato la targa ricordo di questo restauro alla memoria dell'avv. Natale Graziani, già presidente dell’Accademia degli “Incamminati”, che tanta passione e tanto impegno profuse per valorizzare la Romagna Toscana con convegni e i due volumi: "Romagna - Toscana storia e civiltà di una terra di confine”. Questo incontro in occasione della presentazione del restauro della lapide sul Muraglione è stata anche occasione per gettare le basi per la "Prima festa della Romagna Toscana": un momento per ricordare e festeggiare questa vasta area ogni anno, in modo itinerante, tra le varie cittadine che ne facevano e ne fanno parte. Infine Susanna RontanCi di Dicomano, responsabile del Comitato del Mugello e della Val di Sieve, ha ricordato a tutti i presenti che
Sabato 9 novembre 2019, alle ore 11, si terrà a Dicomano un convegno storico ed una mostra iconografica inerente alla grande lapide del Passo Muraglione con tutti i suoi risvolti storici e culturali. Di questo evento ne riparleremo, ricordando a tutti gli amici che lo scrivente di queste note è stato invitato ufficialmente, domenica 14 dicembre 2019 (ore 16), dall’amministrazione comunale di Diocomano per tenere una conferenza fotografica e iconografica sul terremoto del Mugello del giugno del 1919, che come è noto quest’anno commemora i 100 anni.
Foto 1
La monumentale lapide restaurata sulla sommità del Passo del Muraglione.
RESTAURATA LA LAPIDE SUL PASSO DEL MURAGLIONE (2019-10-24)
E’ stata davvero una giornata storica quella vissuta sabato scorso 19 ottobre 2019, in occasione dell’inaugurazione della restaurata grande lapide collocata sopra il grande muro che taglia in due la strada in vetta al Passo del Muraglione, storica poichè chi avrebbe mai detto che dopo 183 anni (1836) fossimo insieme a tante persone per assistere alla semplice cerimonia dopo il restauro che riporta la vecchia dicitura alla completa visione del viandante. Prima di stilare la cronaca dell’evento, mentre eravamo a fotografare la lapide, alcuni motociclisti si sono avvicinati chiedendo spiegazioni di questa cerimonia; dopo la nostra semplice spiegazione abbiamo chiesto di leggere la terz’ultima riga impressa nella lapide che ricorda l’apertura della strada carrozzabile, che cosi recita: “ – L’anno 1836 con l’avanzo del denaro pubblico fu fatta la spesa….”. Un momento di suspense e un motociclista e’ stato lapidario: “ Se la costruivano nei giorni nostri gli avanzi se gli erano già mangiati …(!!). Dunque la lapide che fu collocata nel 1836 dal Granduca di Toscana Leopoldo II di Lorena per ricordare la fine dei lavori e l’apertura del valico che consentì di unire la Romagna alla Toscana e proprio per valorizzare l’importante ricordo del passato, la lapide fu collocata sulla muraglia che, in cima al valico, proteggeva le carrozze e i passanti dalle fortissime raffiche di vento. Come abbiamo scritto in precedenti articoli su questo tema, l'Accademia degli “Incamminati” di Modigliana ha promosso una raccolta di fondi per recuperare la lapide trovando l’adesione dei Comitati per il Risorgimento, dei Rotary forlivesi e fiorentini e di tanti cittadini. Un contributo significativo è stato dato anche da Sigismondo d'Asburgo Lorena discendente di Leopoldo II, e questa notizia ha destato stupore ma vivo compiacimento da parte di tutti i presenti alla cerimonia. La cronaca ci racconta che dopo i saluti di Giancallisto Mazzolini che per l’Accademia degli Incamminati ha seguito l’intero progetto, quindi ci sono stati gli interventi in ordine cronologico, dei sindaci di San Godenzo Emanuele Piani e di Portico di Romagna Maurizio Monti, quindi l’intervento di Fabio Bertini presidente del Coordinamento Toscano Comitati Risorgimentali, (per ragioni istituzionali non era presente Eugenio Giani, presidente del Consiglio Regionale della Toscana), la relazione storica del Prof. Giovanni Cipriani dell’Università di Firenze, quindi Andrea Giuntini dell’Università di Modena, simpaticamente con la divisa da ciclista perché il Muraglione è la sua salita preferita, i quali ognuno nel loro specifico settore hanno evidenziato la soddisfazione di aver recuperato una parte importante della nostra storia risorgimentale. L’allarme sullo stato del manufatto fu lanciato dell’accademico Massimo Ragazzini, residente a Milano ma originario San Benedetto in Alpe, che aveva constatato da tempo lo stato di abbandono della lapide, addirittura illeggibile sul lato che guarda la Romagna. Il restauro è stato eseguito dalla ditta Ciani di Tredozio specializzata nei lavori in pietra sotto la supervisione dell'arch. Matteo Mancini e del geom. Davide Turchi di Rocca San Casciano. Con l’occasione l’Accademia ha dedicato la targa ricordo di questo restauro alla memoria dell'avv. Natale Graziani, già presidente dell’Accademia degli “Incamminati”, che tanta passione e tanto impegno profuse per valorizzare la Romagna Toscana con convegni e i due volumi: "Romagna - Toscana storia e civiltà di una terra di confine”. Questo incontro in occasione della presentazione del restauro della lapide sul Muraglione è stata anche occasione per gettare le basi per la "Prima festa della Romagna Toscana": un momento per ricordare e festeggiare questa vasta area ogni anno, in modo itinerante, tra le varie cittadine che ne facevano e ne fanno parte. Infine Susanna RontanCi di Dicomano, responsabile del Comitato del Mugello e della Val di Sieve, ha ricordato a tutti i presenti che
Sabato 9 novembre 2019, alle ore 11, si terrà a Dicomano un convegno storico ed una mostra iconografica inerente alla grande lapide del Passo Muraglione con tutti i suoi risvolti storici e culturali. Di questo evento ne riparleremo, ricordando a tutti gli amici che lo scrivente di queste note è stato invitato ufficialmente, domenica 14 dicembre 2019 (ore 16), dall’amministrazione comunale di Diocomano per tenere una conferenza fotografica e iconografica sul terremoto del Mugello del giugno del 1919, che come è noto quest’anno commemora i 100 anni.
Foto 1
La monumentale lapide restaurata sulla sommità del Passo del Muraglione.