"Gli Appennini sono per me un pezzo meraviglioso del creato. Alla grande pianura della regione padana segue una catena di monti che si eleva dal basso per chiudere verso sud il continente tra due mari (....) è un così bizzarro groviglio di pareti montuose a ridosso l'una dall'altra; spesso non si può nemmeno distinguere in che direzione scorre l'acqua."
J. W. Goethe, Viaggio in Italia (1786 - 1788)
azienda agricola “ NOVA ARBORA” di Donatella Mongardi Pratellini
giardino botanico della Canova di Badolo
Via di Badolo n. 35 - 40037 SASSO MARCONI - BO
Tel 051 847581 - e mail: info@novarbora.com
http://www.novarbora.com
Codice fiscale - MNG DTL57C66A944Y
Partita Iva - 02368101206

NOTE PER IL GIARDINO BOTANICO “NOVA ARBORA” DI BADOLO

Il giardino botanico Nova Arbora, curato da Donatella Mongardi e Giorgio Pratellini, è situato nella riserva naturale del Contrafforte pliocenico, presso Badolo nel comune di Sasso Marconi, ed offre ai visitatori una notevole collezione di piante autoctone e la ri-naturalizzazione di essenze  ormai rare ed estinte.

Il giardino è strutturalmente basato in specifici habitat ottenuti ricreando le condizioni più favorevoli alle diverse esigenze delle piante inserite.
Sono state allestite roccere, zone umide, felceto, muretti a secco e zone dedicate alle piante commensali del grano, alle officinali, alimentari, e velenose, diventando, in  un ventennio di allestimento, un notevole centro di interesse naturalistico, suddiviso fra “giardino” ed “orto didattico” .

Si è curato, in modo particolare, la ricerca e l’inserimento di piante come, fiordalisi, nigelle, le velenose gittaione e zizzania, che da sempre hanno seguito la vita dell’uomo, ma che, oggi, sono legate alla sola memoria e diventate rare e pressocché introvabili.

Nel corso degli itinerari proposti si fa, in particolare, la conoscenza delle piante autoctone, tipiche del CONTRAFFORTE PLIOCENICO come il “ruscus hypoglossum” (in italiano ruscolo maggiore), l’ “agrifoglio”, la felce “lingua cervina”, la “fusaggine”, tipiche dell’ambiente mesofilo, mentre, per il versante xerofilo, si trovano il “leccio”, “eliantemo”, “anemone hortensis”, “lino delle fate”, e “saponaria”.

Così come il sito Appennino web vuole tramandare memorie e conoscenze, anche il giardino botanico Nova Arbora vuol far conoscere le tradizioni montanare attraverso  la coltivazione e l'utilizzo alimentare e terapeutico delle piante che hanno convissuto, a memoria d'uomo, nei giardini e negli orti di famiglia. Ne sono un perfetto esempio tra le alimentari: la “boraggine”, gli “strigoli”, la “rucola o ruchetta”, il “tarassaco o dente di cane”, lo “streccapugni”, “finocchio selvatico”; tra le officinali: la “calendula”, “malva”, “valeriana”, “melissa”, “digitali”, ed una infinita collezione di “aromatiche”.

Le visite al giardino sono gradite ed organizzate previo accordo telefonico al numero 051-847581