"Gli Appennini sono per me un pezzo meraviglioso del creato. Alla grande pianura della regione padana segue una catena di monti che si eleva
dal basso per chiudere verso sud il continente tra due mari (....) è un così bizzarro groviglio di pareti montuose a ridosso l'una dall'altra;
spesso non si può nemmeno distinguere in che direzione scorre l'acqua."
J. W. Goethe, Viaggio in Italia (1786 - 1788)
J. W. Goethe, Viaggio in Italia (1786 - 1788)
Gli Articoli di Aldo:
RITORNA NEL MUGELLO IL TRITTICO DI NICOLAS FROMENT (2022-06-08)
Lo scorso fine maggio 2022, si è svolta nel bellissimo scenario del Convento del Bosco ai Frati, la presentazione di una splendida pala d’Altare, che ricalca un po quello che avvenne nella Pieve di Borgo San Lorenzo quando nel 1888, buggerando il pievano dell’epoca sparì lo splendido busto raffigurante San Lorenzo sublime opera di Donatello.
Dunque tornando al Bosco, è questo un grande capolavoro del Rinascimento, che torna, dopo quasi 200 anni, dagli Uffizi al Convento mugellano, che per secoli lo aveva custodito. E’ il trittico raffigurante le “Storie di Lazzaro, Marta e Maria”, realizzato dal pittore francese quattrocentesco Nicolas Froment, rimosso dal Convento del Bosco ai Frati, con le soppressioni napoleoniche, nel 1841 fu portato alla Galleria delle Statue e delle Pitture.
Ora, nell’ambito di Terre degli Uffizi, programma espositivo di Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze, all’interno dei rispettivi progetti Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei, sarà protagonista di una mostra (dal 1 giugno al 6 novembre 2022),organizzata proprio nel luogo di culto che per tanto tempo era stata la sua “casa”.
La pala d’Altare è datata 1461 e firmata negli sportelli da Nicolas Froment, artista la cui attività è documentata tra la Francia e la Provenza dal 1461 al 1483. Scritto questo breve preambolo, per dovere di cronaca, ricordiamo che l’inaugurazione è avvenuta, come sopra scritto martedi 31 maggio 2022, alla presenza di numerosa e qualificata platea e sotto il coordinamento di Gianni Frilli, “deux machine” del Bosco ai Frati, che ha presentato con signorilità i relatori ufficiali, in ordine cronologico nelle persone di Fra Mario Panconi, OFM Toscana, archivista curia, responsabile biblioteca OFM, Eike Schmidt, direttore della Galleria degli Uffizi di Firenze, Luigi Salvadori, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Federico Ignesti, sindaco di Scarperia e San Piero, Stefano Passiatore, presidente UMCM ( Unione Montana dei Comuni del Mugello) e sindaco di Dicomano e la storica dell'arte Daniela Parenti delle Gallerie degli Uffizi.
Dopo le relazioni, ognuno nel suo specifico settore, è stato tagliato il nastro inaugurale del piccolo museo dove è stato collocato questo magnifico trittico di Froment.
Una breve parentesi finale. La speranza degli amministratori locali e dei mugellani era quella che il Trittico potesse restare, dopo l’esposizione, per sempre al Bosco, sua casa natia, ma il direttore degli Uffizi ha dichiarato che l’opera tornerà a Firenze in una nuova sala dedicata agli autori del Rinascimento d’Oltralpe, gelando un po l’entusiasmo iniziale.
Sembra di rivivere, come sopra scritto, quel che accadde al busto di San Lorenzo di Donatello, dopo 450 anni di permanenza nella Pieve borghigiana. Peccato. Ma tant’è! Per tutti gli interessati ricordiamo che l’orario di visita è dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle ore 15,30 alle 18,30, tutti i giorni con ingresso gratuito. Per prenotazioni di gruppi e visite guidate telefonare al 348 6033328, 055 848111- info@boscoaifrati.org. (Aldo Giovannini)
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Foto 1: I relatori davanti al Trittico di Nicolas Froment
RITORNA NEL MUGELLO IL TRITTICO DI NICOLAS FROMENT (2022-06-08)
Lo scorso fine maggio 2022, si è svolta nel bellissimo scenario del Convento del Bosco ai Frati, la presentazione di una splendida pala d’Altare, che ricalca un po quello che avvenne nella Pieve di Borgo San Lorenzo quando nel 1888, buggerando il pievano dell’epoca sparì lo splendido busto raffigurante San Lorenzo sublime opera di Donatello.
Dunque tornando al Bosco, è questo un grande capolavoro del Rinascimento, che torna, dopo quasi 200 anni, dagli Uffizi al Convento mugellano, che per secoli lo aveva custodito. E’ il trittico raffigurante le “Storie di Lazzaro, Marta e Maria”, realizzato dal pittore francese quattrocentesco Nicolas Froment, rimosso dal Convento del Bosco ai Frati, con le soppressioni napoleoniche, nel 1841 fu portato alla Galleria delle Statue e delle Pitture.
Ora, nell’ambito di Terre degli Uffizi, programma espositivo di Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze, all’interno dei rispettivi progetti Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei, sarà protagonista di una mostra (dal 1 giugno al 6 novembre 2022),organizzata proprio nel luogo di culto che per tanto tempo era stata la sua “casa”.
La pala d’Altare è datata 1461 e firmata negli sportelli da Nicolas Froment, artista la cui attività è documentata tra la Francia e la Provenza dal 1461 al 1483. Scritto questo breve preambolo, per dovere di cronaca, ricordiamo che l’inaugurazione è avvenuta, come sopra scritto martedi 31 maggio 2022, alla presenza di numerosa e qualificata platea e sotto il coordinamento di Gianni Frilli, “deux machine” del Bosco ai Frati, che ha presentato con signorilità i relatori ufficiali, in ordine cronologico nelle persone di Fra Mario Panconi, OFM Toscana, archivista curia, responsabile biblioteca OFM, Eike Schmidt, direttore della Galleria degli Uffizi di Firenze, Luigi Salvadori, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Federico Ignesti, sindaco di Scarperia e San Piero, Stefano Passiatore, presidente UMCM ( Unione Montana dei Comuni del Mugello) e sindaco di Dicomano e la storica dell'arte Daniela Parenti delle Gallerie degli Uffizi.
Dopo le relazioni, ognuno nel suo specifico settore, è stato tagliato il nastro inaugurale del piccolo museo dove è stato collocato questo magnifico trittico di Froment.
Una breve parentesi finale. La speranza degli amministratori locali e dei mugellani era quella che il Trittico potesse restare, dopo l’esposizione, per sempre al Bosco, sua casa natia, ma il direttore degli Uffizi ha dichiarato che l’opera tornerà a Firenze in una nuova sala dedicata agli autori del Rinascimento d’Oltralpe, gelando un po l’entusiasmo iniziale.
Sembra di rivivere, come sopra scritto, quel che accadde al busto di San Lorenzo di Donatello, dopo 450 anni di permanenza nella Pieve borghigiana. Peccato. Ma tant’è! Per tutti gli interessati ricordiamo che l’orario di visita è dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle ore 15,30 alle 18,30, tutti i giorni con ingresso gratuito. Per prenotazioni di gruppi e visite guidate telefonare al 348 6033328, 055 848111- info@boscoaifrati.org. (Aldo Giovannini)
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Foto 1: I relatori davanti al Trittico di Nicolas Froment