"Gli Appennini sono per me un pezzo meraviglioso del creato. Alla grande pianura della regione padana segue una catena di monti che si eleva
dal basso per chiudere verso sud il continente tra due mari (....) è un così bizzarro groviglio di pareti montuose a ridosso l'una dall'altra;
spesso non si può nemmeno distinguere in che direzione scorre l'acqua."
J. W. Goethe, Viaggio in Italia (1786 - 1788)
J. W. Goethe, Viaggio in Italia (1786 - 1788)
Gli Articoli di Aldo:
Fatti, episodi e personaggi del Risorgimento nel Mugello (2012-10-24)
Dopo aver inserito alcuni scritti inediti che scrisse di proprio pugno Pio Chini (1839-1910) e parallelamente il fratello sacerdote don Lino, (1834-1902), lo storiografico per antonomasia del Mugello, questa volta abbiamo pubblicato un manoscritto del Generale Lorenzo Bandini il quale nel 1909 durante una visita nel paese natio ( abitava in quell'epoca in un piccolo paesino del senese) in occasione di una cerimonia rievocativa nel 50° anniversario della fuga del Granduca Leopoldo II° di Toscana, lasciò uno scritto inedito ricordando quella leggendaria giornata dell'aprile del 1859. Aveva solamente undici anni Lorenzo Bandini (nato il 14 ottobre 1847 dal medico speziale e farmacista dott. Pietro e da Giuditta Romagnoli), quando Borgo San Lorenzo visse la giornata memorabile della fuga del Granduca, con ricordi a tratti drammatici ma anche esilaranti e popolani come per esempio lÃÂarrivo di un Tilbury (diligenza) dal Ponterosso con sopra don Ciulli che sventolava una bandiera tricolore dando la notizia attesa da tanti giorni, della liberazione della Toscana in una rivoluzione che non causò, fortunatamente un solo morto. In questo quarto medaglione storico pubblicato ('Il Mugello nel Risorgimento' Il Filo-pag.14 - giugno 2011), con la penna del Generale Lorenzo Bandini, la storia è corredata da alcuni disegni iconografici ed immagini inedite dell'epoca. Anticipiamo per gli amanti della storia locale e segnatamente risorgimentale, che nel mese di luglio sul 'Filo' ci sarà la bellissima e drammatica storia di un altro grande eroe risorgimentale, Antonio Baldini di Dicomano, farmacista e speziale anch'esso, fucilato nel 1849 a Forlipompoli; anche in questo caso la scena sarà raffigurata da un acquerello del pittore Enrico Pazzagli. (Aldo Giovannini)
Fatti, episodi e personaggi del Risorgimento nel Mugello (2012-10-24)
Dopo aver inserito alcuni scritti inediti che scrisse di proprio pugno Pio Chini (1839-1910) e parallelamente il fratello sacerdote don Lino, (1834-1902), lo storiografico per antonomasia del Mugello, questa volta abbiamo pubblicato un manoscritto del Generale Lorenzo Bandini il quale nel 1909 durante una visita nel paese natio ( abitava in quell'epoca in un piccolo paesino del senese) in occasione di una cerimonia rievocativa nel 50° anniversario della fuga del Granduca Leopoldo II° di Toscana, lasciò uno scritto inedito ricordando quella leggendaria giornata dell'aprile del 1859. Aveva solamente undici anni Lorenzo Bandini (nato il 14 ottobre 1847 dal medico speziale e farmacista dott. Pietro e da Giuditta Romagnoli), quando Borgo San Lorenzo visse la giornata memorabile della fuga del Granduca, con ricordi a tratti drammatici ma anche esilaranti e popolani come per esempio lÃÂarrivo di un Tilbury (diligenza) dal Ponterosso con sopra don Ciulli che sventolava una bandiera tricolore dando la notizia attesa da tanti giorni, della liberazione della Toscana in una rivoluzione che non causò, fortunatamente un solo morto. In questo quarto medaglione storico pubblicato ('Il Mugello nel Risorgimento' Il Filo-pag.14 - giugno 2011), con la penna del Generale Lorenzo Bandini, la storia è corredata da alcuni disegni iconografici ed immagini inedite dell'epoca. Anticipiamo per gli amanti della storia locale e segnatamente risorgimentale, che nel mese di luglio sul 'Filo' ci sarà la bellissima e drammatica storia di un altro grande eroe risorgimentale, Antonio Baldini di Dicomano, farmacista e speziale anch'esso, fucilato nel 1849 a Forlipompoli; anche in questo caso la scena sarà raffigurata da un acquerello del pittore Enrico Pazzagli. (Aldo Giovannini)