"Gli Appennini sono per me un pezzo meraviglioso del creato. Alla grande pianura della regione padana segue una catena di monti che si eleva
dal basso per chiudere verso sud il continente tra due mari (....) è un così bizzarro groviglio di pareti montuose a ridosso l'una dall'altra;
spesso non si può nemmeno distinguere in che direzione scorre l'acqua."
J. W. Goethe, Viaggio in Italia (1786 - 1788)
J. W. Goethe, Viaggio in Italia (1786 - 1788)
Le Ricette di Donatella Mongardi e della dott.ssa Teresa Gandolfi.
Fanno parte del libro sulle piante spontanee mangerecce dal titolo: La botanica ... nel piatto.
In vendita presso giardino botanico Nova Arbora, telefono 051847581
Frittelle di fiori di robinia (2011-05-11)
Ingredienti:
Grappoli interi di fiori di acacia, ancora in boccio o appena fioriti.
Per la pastella: 1 uovo, 100 g di farina, acqua, possibilmente gassata e fresca, sale
Procedimento:
Preparare la pastella, mescolando col rosso duovo un pizzico di sale e lacqua, che verrà aggiunta a piccole porzioni finché non si otterrà una pastella omogenea, scorrevole, ma non troppo liquida. Si lascia riposare unoretta, poi, subito prima di usarla, si aggiunge la chiara montata a neve, amalgamando con delicatezza. Simmergono i singoli grappoli nella pastella e si friggono in abbondante olio, a fuoco alto. Mettere su un foglio di carta per togliere lunto in eccesso, passare in un piatto e salare o spolverare di zucchero a velo, a seconda dei gusti.
Fanno parte del libro sulle piante spontanee mangerecce dal titolo: La botanica ... nel piatto.
In vendita presso giardino botanico Nova Arbora, telefono 051847581
Frittelle di fiori di robinia (2011-05-11)
Ingredienti:
Grappoli interi di fiori di acacia, ancora in boccio o appena fioriti.
Per la pastella: 1 uovo, 100 g di farina, acqua, possibilmente gassata e fresca, sale
Procedimento:
Preparare la pastella, mescolando col rosso duovo un pizzico di sale e lacqua, che verrà aggiunta a piccole porzioni finché non si otterrà una pastella omogenea, scorrevole, ma non troppo liquida. Si lascia riposare unoretta, poi, subito prima di usarla, si aggiunge la chiara montata a neve, amalgamando con delicatezza. Simmergono i singoli grappoli nella pastella e si friggono in abbondante olio, a fuoco alto. Mettere su un foglio di carta per togliere lunto in eccesso, passare in un piatto e salare o spolverare di zucchero a velo, a seconda dei gusti.